La locuzione fine di un’era viene spesso utilizzata impropriamente, ma mai come in questo caso potremmo descrivere meglio la notizia della bancarotta dichiarata dal Cirque du Soleil, arrivata lunedì e capace di fare il giro del mondo in un amen.

Perché il Cirque du Soleil era proprio questo: uno spettacolo, un intrattenimento globale, sebbene spesso identificato con i lustrini e le paillettes di Las Vegas. Insomma, giù il sipario, viene da dire…

Maledetto Covid-19

Il Cirque du Soleil in realtà ha sede a Montreal, in Canada, da dove è arrivato il comunicato ufficiale in cui veniva chiarito come la richiesta di bancarotta fosse stata causata dagli “immensi ritardi e chiusure forzate degli show, a seguito della pandemia da Covid-19”.

L’obiettivo della compagnia è quello di ristrutturare il debito, con l’aiuto del governo canadese e di aziende di private equity. La richiesta di bancarotta arriva tre mesi dopo la sospensione della produzione degli spettacoli, inclusi sei show a Las Vegas.

Il Cirque du Soleil, prima dell’esplosione del Coronavirus, aveva in corso 10 tour mondiali, tra i quali “O”, “Michael Jackson One” e “The Beatles Love”.

Secondo molteplici fonti, il Cirque du Soleil sarebbe letteralmente annegato in un mare di quasi 1 miliardo di dollari di debiti. Una cifra diventata insostenibile, a fronte dei mancati incassi degli show sospesi. Da qui, la sofferta decisione di licenziare quasi 3.500 dipendenti.

La creatura di Guy Laliberté

“Per 36 anni, il Cirque du Soleil è stata un’organizzazione di grande successo e profitti”, ha affermato Daniel Lamarre, CEO del Cirque du Soleil Entertainmente Group. “Tuttavia, a fronte di incassi zero causati dalla chiusura di tutti i nostri show per il Covid-19, il management ha dovuto agire con decisione per proteggere il futuro della compagnia”.

L’azienda avrebbe già ricevuto 300 milioni di dollari di finanziamenti per “supportare una ripartenza di successo e dare sollievo ai dipendenti e ai partner del Cirque du Soleil”, si legge nel comunicato.

Il Cirque du Soleil è stato fondato nel 1984 da Guy Laliberté, noto imprenditore e appassionato di Texas Hold’em, che nel 2015 ha venduto gran parte delle quote (per una cifra, pare, di 1,5 miliardi di dollari), pur rimanendo consulente e consigliere strategico.