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La madre di tutte le mani di Texas Hold’Em

Quella che state per vedere, anche se per molti di voi sarà un semplice ripasso, è una delle mani di Texas Hold’Em che più hanno fatto innamorare i giocatori di tutto il mondo.

Una mano epica che mette in luce tutta la selvaggia bellezza del nostro gioco, tra due giocatori già allora molto conosciuti, seppur all’inizio della loro carriera, Daniel Negreanu e Gus Hansen. 

High Stakes Poker di Texas Hold’Em

High Stakes Poker, oltre ad essere un trio di parole che fa riferimento ad una partita giocata tra players che hanno la possibilità di mettere sul tavolo verde una grossa quantità di denaro, fu anche una fortunata trasmissione di inizio millennio che fece da veicolo importante per il Texas Hold’Em. 

Dopo HSP ne arrivarono altre, come Poker After Dark con un format simile e poi tutte quelle create dalle menti di ognuna delle poker room pronte a sponsorizzare giocatori e programmi televisivi costruiti in economia.

Il successo della trasmissione veniva originato da tre ingredienti fondamentali: il boom del poker che scoppiò proprio in quegli anni, il format che, tra i primi, prevedeva l’utilizzo di grafiche chiare, complete, con l’aggiunta di giocatori microfonati e solitamente piuttosto loquaci quando si trattava di parlare coi propri interlocutori e, infine il vero valore aggiunto della trasmissione, i giocatori, il non plus ultra che poteva esprimere il poker in quel momento storico. 

La mano

Una coppia di 5 fa propendere Hansen ad aprire da early position a 2.100, mentre una di 6 convince Negreanu a 3Bettare a 5.000. 

Fuori posizione”, come dice Esfandiari, è meglio evitare di impelagarsi con una mano come AQ e lascia via libera al call del danese. 

Il flop è già abbastanza pirotecnico, visto che regala il set a entrambi i giocatori, ma le sorprese non sono ancora finite. 

Vogliamo rispettare chi non conosce la fine della mano e ve la lasciamo gustare senza anticiparvi nulla.

Buona visione!


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