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Michael Jordan e la sua passione per il poker: “Alle Olimpiadi giocavamo ogni sera”

Che Michael Jordan sia stato uno degli atleti più competitivi non solo del basket, ma di tutta la storia dello sport, ormai lo sanno anche i sassi. La sua voglia di vincere non si limitava al rettangolo di gioco, ma si esprimeva in qualsiasi attività in cui MJ si impegnasse. Poker compreso.

Il gambling ha sempre fatto parte della sua vita, e His Airness non ne ha mai fatto mistero. Anche nel sesto episodio della docuserie The Last Dance, che potete trovare su Netflix, Jordan parla del suo “hobby” legato al gioco d’azzardo.

Il Dream Team

The Last Dance è andata in onda anche su ESPN, che domenica sera ha trasmesso l’ultima puntata. Dopo lo show, Charles Barkley, un’altra stella che ha fatto la storia della NBA, ha condiviso numerosi aneddoti legati alla passione per il gioco di Michael, Magic Johnson e Scotti Pippen.

I tre si sono ritrovati a condividere squadra, spogliatoio e alloggio durante le Olimpiadi 1992, quando formarono il famoso Dream Team.

“Ogni sera, e non sto dicendo una sera, due sere o dieci sere, io, Magic, Scottie e Michael Jordan giocavamo a carte. Ogni sera”, ha raccontato Barkley a Scott Van Pelt di SportsCenterMichael cercava di comprarsi tutti i piatti, ogni sera. Era veramente uno spettacolo”.

Jordan e Johnson, che bulli!

Barkley ha rivelato come lui e Pippen non avevano lo stesso bankroll di Jordan e Johnson, che naturalmente non perdevano occasione per farlo pesare ai compagni.

“Io e Scottie non eravamo ricchi come Michael e Magic, ma sapevamo che a prescindere dalle carte, almeno tre o quattro volte a serata Michael cercava sempre di comprarsi il piatto. Ad un certo punto chiedeva: ‘Fino a quanto sei disposto a giocarti tutto?’”.

Anche Johnson aveva lo stesso atteggiamento dell’ex leader dei Chicago Bulls“Jordan e Magic erano di un livello diverso rispetto a me e Scottie, ma ogni sera provavano sempre a buttarci fuori dai piatti. Era incredibile e divertente”.

“Tutto o niente”

Non importa che stesse giocando gara 7 dei Playoff o qualche dollaro a poker contro la security dello United Center, il palazzetto dei Bulls: per Jordan era sempre una questione di “tutto o niente”, in qualsiasi aspetto della sua vita.

“Devi fidarti al 100% della tua mano se vuoi andare all-in contro Michael”, ha spiegato Barkley. “Perché lui continuerà  a raddoppiare e raddoppiare. Se hai una mano forte, allora devi andare all-in”.

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