Nicklas Bendtner insiste sulle sue perdite: “Una notte a Londra persi il controllo”
I tifosi della Juventus se lo ricordano come uno dei flop della stagione 2012/2013, quando collezionò la miseria di 9 presenze, condite da un rotondo 0 alla voce “reti segnate”. Ma a quanto pare, Nicklas Bendtner amava un’altra disciplina oltre il calcio: il poker.
Durante una puntata di Bendtner and Philine, un reality show danese di cui è il protagonista, insieme alla compagna Philine Roepstorff, l’ex attaccante bianconero ha raccontato di come giochi a Texas Hold’em sin da quando aveva 19 anni.
Bendtner il gambler
Il trentaduenne ex centravanti dell’Arsenal, con cui ha giocato 171 partite segnando 45 gol, ha svelato come abbia preso parte a sessioni di poker high stakes in quel di Londra: “Difficile dire quanto ho perso, ma direi sui 50 milioni di corone danesi, circa 6 milioni di sterline”.
Tuttavia, Bendtner ha spiegato di non aver mai avuto problemi di gioco d’azzardo compulsivo e che, anzi, “il rischio di perdere forti somme di denaro mi ha fatto giocare in maniera più prudente”.
Viene da chiedersi chissà quanti ne avrebbe persi, se avesse giocato in maniera più sconsiderata.
E Bendtner il recreational player
In Inghilterra, Bendtner ha giocato per gran parte della sua carriera. Non solo Arsenal, ma anche Birmingham,Sunderland e Nottingham Forest. Attualmente, dopo aver lasciato l’FC Copenaghen lo scorso dicembre, l’attaccante è svincolato.
“Ho giocato molto a poker in vita mia”, ha continuato a svelar. “Gioco contro un professional poker player sin da quando ho 19 anni. Una sera a Londra le cose sono sfuggite di mano e poteva andarmi davvero molto male”.
Eppure, ha sentenziato il danese, “sono sempre riuscito a controllarmi, anche se in passato ho partecipato a partite davvero grosse. Però da quella fatidica sera a Londra ho smesso di giocare in partite high stakes”.
Da allora, Bendtner gioca a limiti molto più bassi, “giusto per amore del gioco. A casa mia organizzo una partita con gli amici, ma ci giochiamo solo 100 corone, cioè circa 12 sterline a testa”.