WSOP 2020, il rischio cancellazione si fa concreto
Mancano ancora più di due mesi all’inizio delle WSOP 2020, ma l’emergenza coronavirus difficilmente si attenuerà sensibilmente da qui a fine maggio. A questo punto, l’ipotesi che possano saltare per la prima volta da quando furono create, nel 1970, è da prendere in seria considerazione.
La situazione è chiaramente in evoluzione, ma se fino a qualche settimana fa la possibilità di non disputare le World Series of Poker di quest’anno sembrava remota, oggi non è più così campata in aria. E un’apertura, in tal senso, è arrivata persino in via ufficiale.
Le parole di Gregory Chochon
Intervenuto a RMC Poker Show, una trasmissione radiofonica francese, Gregory Chochon, direttore delle WSOP, ha raccontato ai conduttori Daniel Riolo e Steven Liardeux come sia “ancora troppo presto per prendere una decisione”.
Chochon ha però precisato come la direzione della kermesse pokeristica più famosa e importante al mondo non intenda lasciare nulla al caso: “Stiamo studiando tutti gli scenari. Da qui a fine maggio può cambiare ancora molto: mantenere, cancellare o posticipare, non possiamo ancora prendere una decisione definitiva”.
Il direttore delle WSOP ha dichiarato che non esiste, al momento, una deadline entro la quale una scelta vada fatta. Al momento, i 101 eventi programmati per quest’anno (un record) rimangono tutti confermati.
Un deserto nel deserto
Le WSOP 2020 dovrebbero svolgersi (a questo punto il condizionale è d’obbligo) dal 27 maggio al 15 luglio, naturalmente nell’ormai storica sede del Rio Hotel & Casino di Las Vegas, dove la situazione ad oggi è piuttosto seria.
Qualche giorno fa è arrivata infatti la decisione, da parte del governatore del Nevada Steve Sisolak, di chiudere tutte le attività commerciali non essenziali, e quindi anche i casinò, per un mese, rendendo di fatto la Sin City una città deserta… nel deserto.
Già la settimana scorsa, il management delle WSOP aveva deciso di sospendere o posticipare gli eventi del World Series of Poker Circuit in giro per il mondo, sostituendoli con una serie di tornei di poker online su WSOP.com – dove però possono giocare solo i residenti di Nevada, Delaware e New Jersey.