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Eventi a rischio? Occhio alle spese non rimborsabili

Sono sempre di più i giocatori che hanno paventato, dichiarandolo sui social in questi giorni, la possibilità che le WSOP 2020 non si svolgano a causa del CoronaVirus. 

Tanti indizi, ancora nessuna certezza

Da quando il mondo, all’inizio di questo 2020, ha cominciato a preoccuparsi per il CoronaVirus, sembravano lontane le ipotesi più serie, quelle di cui si sta parlando soprattutto da qualche giorno.

Non si pensava allo stop di partenze e arrivi, non si pensava al crollo di alcune delle borse più importanti del mondo, alla vorticosa crescita dello Spread, alla chiusura di stadi, palazzetti. Al rischio concreto che un contagio mettesse a repentaglio i nostri rapporti sociali e le nostre abitudini. 

La cosa ha toccato, per quanto riguarda il nostro paese, soprattutto due regioni, la Lombardia, cosa che ci riguarda da vicino, e il Veneto, i cui organi preposti hanno deciso di tenere chiuso il Casinò di Venezia per qualche tempo. 

A macchia d’olio

Adesso la cosa comincia a toccare altre zone del Vecchio Continente ed è di oggi la notizia che il King’s di Rozvadov, in Repubblica Ceca, potrebbe precludere agli italiani, operatori del settore e giocatori, la possibilità di recarsi nella casa da gioco Ceca, in ossequio alle disposizioni prese dal Governo per evitare al massimo nuovi contagi. 

È certo una decisione drastica che porterà delle conseguenze non da poco, visto che sono quasi in partenza le WSOP Circuit, appuntamento al quale non mancano mai decine e decine di nostri connazionali.

A proposito di WSOP

Ma la questione non si ferma qui. 

Alcuni giocatori stanno cominciando a preoccuparsi anche per le World Series Of Poker statunitensi, vero e proprio appuntamento fisso stagionale che occupa la prima parte della stagione estiva in quel di Las Vegas, Nevada. 

La preoccupazione nasce dai rumors che stanno investendo in questi giorni le Olimpiadi di Tokyo, che alcuni considererebbero addirittura a rischio svolgimento. 

E se è a rischio un avvenimento così importante, figuriamoci uno con i numeri che le WSOP fanno segnare ogni anno. 

Tra i più preoccupati c’è anche Dog Poulk, il quale, con uno dei suoi soliti Tweet che lasciano pochissimo spazio all’immaginazione, è stato uno dei primi a dare l’allarme.

Il consiglio del giocatore californiano fa capo al dubbio che in quel periodo potrebbe esserci il picco massimo di un’eventuale pandemia e i giocatori dovrebbero pensarci bene prima di acquistare dei costosi voli per raggiungere il Nevada con il rischio di vedersi annullate le WSOP e, di conseguenza, non essere rimborsati. 

Attendiamo fiduciosi la risposta dell’organizzazione WSOP.

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